Accertamenti Imu non pagati per le annualità 2012, 2013, 2017, 2018 e 2019. E un debito per le sole annualità 2012/13 che ammonta ad almeno 109.834 euro.
Ennesima tegola sul disastrato bilancio del Comune di Massarosa. Ieri, a seguito di un preavviso di esproprio immobiliare notificato alla Sermas, l’amministrazione comunale è venuta a conoscenza di un altro ingente debito lasciato dalla precedente amministrazione.
Di fatto la società Sermas non ha mai pagato l’Imu relativa agli anni 2012 e 2013. Il che pone la partecipata del Comune di Massarosa in una situazione debitoria per oltre 100 mila euro. Ma da un controllo incrociato è emerso che Sermas non ha ancora pagato neanche gli accertamenti dal 2017 al 2019, così come non ha pagato gli accertamenti Tari relativi agli anni 2017, 2018 e 2019 per cui il debito è destinato a salire e molto probabilmente a raddoppiare.
“Questo debito – spiega l’amministrazione in una nota – si aggiunge ai debiti di Sermas relativi alle utenze. Lo scorso giovedì infatti i tecnici della società elettrica erano pronti a staccare la luce al palazzo Sermas, sede distaccata del Comune, per morosità pregressa. Cosa che siamo riusciti ad evitare solo minacciando una denuncia per interruzione di pubblico servizio e pagando parte delle fatture inevase”.
“Sui giornali leggiamo continue esternazioni dei consiglieri in minoranza Rosi, Barsotti e Natali che ci chiedono conto delle casine dell’acqua. Dovrebbero dare risposte sui danni che hanno lasciato a questo ente. Ora abbiamo capito come si comportavano i ‘bravi amministratori’: mentre Damasco Rosi, come assessore alla partecipate, generava un debito non pagando l’Imu al Comune, l’assessore al bilancio Stefano Natali gli mandava gli accertamenti di pagamento. Uno scaricabarile indegno che purtroppo e per colpa degli ex amministratori ora si trovano a pagare i cittadini di Massarosa”.